MALTA. Un mix tra arte, agricoltura e impegno sociale. Ecco l’iniziativa che si è svolta nei giorni scorsi a Malta. I bambini della Chiswick House School – di età compresa tra i 6 e i 10 anni – si sono riuniti al Palazzo dell’Inquisitore di Vittoriosa per lanciare un messaggio: salvare i grani antichi.
I piccoli hanno impresso le loro orme – camminando a piedi nudi dentro l’opera – nell’installazione collettiva che si è posta come rappresentazione del “Terzo Paradiso”, l’opera di Michelangelo Pistoletto, che riportava al suo interno farina di grani antichi, provenienti dal Parco dell’Anima di Noto, con cui collabora. “Le impronte dei bambini nella farina di grani antichi provenienti dal parco dell’anima nel Terzo Paradiso – si legge nel comunicato della rassegna – rappresentano la preservazione e valorizzazione della biodiversità per le future generazioni. Il gesto artistico trasmette un potente messaggio educativo: il cammino verso il futuro deve necessariamente includere la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità”.
Il momento artistico performativo si è tenuto nel Padiglione di Piazza Armerina, allestito nell’ambito di Malta Biennale 2024, in programma dal 14 marzo al 31 maggio; il padiglione, il cui tema è The Mediterranean: A Mosaic of Crops and Cultures (Il Mediterraneo: Un mosaico di colture e culture), è sostenuto dalla città di Piazza Armerina.
L’agronomo Biagio Barbagallo, presente alla biennale di arte contemporanea di Malta con le sue farine di grani antichi, esprime soddisfazione per l’iniziativa. “Mi fa molto piacere essere presente a Malta alla Biennale di arte contemporanea con un mio prodotto di eccellenza, ovvero la farina Maiorca, che fa parte dell’opera di Pistoletto “Il terzo paradiso”. L’arte nel produrre grani antichi in un territorio come quello ennese vocato sin dai tempi del mito a questa coltura incontra oggi un’opera dall’alto valore artistico e comunicativo. Un mio contributo all’arte in tutte le sue forme a sostegno della Biodiversità, Sostenibilità e legami tra i Popoli del Mediterraneo. Un ringraziamento particolare al Consorzio Avasim, facendo parte del comitato scientifico, per avere scelto una mia farina“.