PALERMO. Sabato 25 Febbraio si è tenuta una riunione della Redazione del giornale Repubblica, all’interno della Missione di Biagio Conte, per la presentazione di un libro a lui dedicato.
Vito Pecoraro, preside del mio istituto, il Pietro Piazza, ci ha molto tenuto a informarci di questo evento, grazie anche all’aiuto dei docenti, che con lui ci hanno accompagnato sabato mattina.
Questo evento si è rivelato più di una semplice riunione di redazione, poiché erano presenti alcuni dei maggiori esponenti politici e ecclesiastici di Palermo e della Sicilia, che hanno dato la propria testimonianza riguardo il loro rapporto con Fratel Biagio e riguardo i suoi ultimi momenti.
La presenza di queste importanti istituzioni è stata icastica; davvero significativo nell’insieme l’unione del Giornale alle Istituzioni e alla Scuola, quasi a rappresentare rispettivamente le vicissitudini della città, rispetto alla sua politica e alla sua scuola, madre della società del futuro, rivolta ai giovani.
In merito al coinvolgimento delle scuole, ritengo molto importante avvicinare le realtà studentesche a realtà sociali così umanamente valide e a persone impegnate nel sociale come Biagio Conte, un missionario, fondatore della “Missione di Speranza e Carità”, vicino da sempre a chi è socialmente svantaggiato, dedito alla lotta pacifica contro la povertà decidendo di stazionare per giorni nei luoghi pubblici di Palermo e anche facendo diversi digiuni.
In base a ciò che ha fatto Biagio per la comunità trovo che sia assolutamente un esempio da seguire, non necessariamente al dettaglio, ma nella prospettiva di Altruismo, Disponibilità e Carità che hanno caratterizzato il suo percorso di vita, “valori” più che caratteristiche condivisi dall’ambiente religioso che lo ha supportato, ma anche umanamente da ogni persona che grazie a lui ha aperto gli occhi su una realtà per la quale pretendere e guadagnare una forma di giustizia sociale.
Proprio perché c’è molto da imparare dalla Missione di Biagio, può essere considerato lui stesso, come detto dal Preside del mio Istituto Vito Pecoraro:“nel mondo della formazione” ; per avvicinare noi giovani a un sensibile mondo di persone ricche ma senza un soldo, poiché noi umani non possiamo e non dobbiamo ridurre il nostro essere alla quantità di denaro posseduta.
Il preside ha parlato anche della vicinanza tra la Missione e la nostra scuola.
Ha fatto riferimento a un insieme di iniziative, per le quali bisogna ringraziare anche alcune docenti della scuola molto attive in questo campo (sia a scuola che nella loro vita privata), quali volontariato, PCTO e raccolta viveri, indumenti, farmaci e altri beni; iniziative che hanno formato tanti e tante di noi a una visione sicuramente più dedita al prossimo e meno a se stessi, in un periodo storico concentrato sulla società capitalistica che spesso porta le persone a perdere di vista le vere cose importanti.
Spero vivamente che la morte di Biagio Conte non sia la fine di un percorso che rappresenta la rinascita del pensiero critico in ognuno di noi, costringendoci a riflettere sulle differenze sociali e sulla grande uguaglianza che accomuna ogni terrestre; ma che possa essere uno spunto al lavoro sia quello individuale sia quello comunitario, verso la lotta contro il disagio in cui molte persone vivono.
Continueremo e continueranno anche quando avrò concluso questo ultimo anno scolastico, perché la scuola possiede uno spirito altruista e volenteroso.
Cell Sardisco, I.p.s.s.e.o.a. Pietro Piazza