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La Marcia per la legalità a Camporeale: giovani in cammino con le testimonianze di istituzioni e associazioni

L’iniziativa, promossa dall'arcidiocesi di Monreale, ha coinvolto numerose realtà del territorio, a partire da sacerdoti, sindaci dei Comuni della diocesi, alunni dell’I.C. “Leonardo Sciascia”, l’associazione A.Ge. “Maria Saladino” e numerosi ragazzi

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PALERMO. 1,2,3,4,5,10,100 passi! cantano i Modena City Ramblers in un brano scritto per ricordare il coraggio e la determinazione di un uomo di nome Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi. “I cento passi” sono diventati, così, la colonna sonora della Marcia per la Legalità, svoltasi domenica 26 Marzo 2023 a Camporeale (PA).
L’iniziativa, promossa dall’arcidiocesi di Monreale e sostenuta dal Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile e dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro, con il patrocinio del Comune di Camporeale, ha coinvolto numerose realtà del territorio diocesano, a partire dall’arcivescovo di Monreale, mons. Gualtiero Isacchi, i sacerdoti, i sindaci dei Comuni della diocesi, gli alunni dell’I.C. “Leonardo Sciascia” di Camporeale, l’associazione A.Ge. “Maria Saladino” e numerosi giovani.

Questi ultimi, in modo particolare, nel corso della mattinata, hanno avuto l’opportunità di riflettere sul tema della legalità, motore dell’intera giornata. Lo slogan #IoFaccioLaMiaParte è risuonato costantemente nel cuore delle giovani generazioni, stimolati anche dalle parole del vescovo, il quale ha affermato: “Le regole contribuiscono a creare la bellezza della vita” – e sottolinea – “la legalità è garanzia di bellezza e di rispetto”.
Tante sono state le attività proposte dai giovani dell’equipe di Pastorale Giovanile Diocesana che sono state accolte con entusiasmo e intraprendenza dai ragazzi presenti. Alcuni di loro hanno espresso la gioia di ritrovarsi insieme ad altri coetanei per trattare tematiche particolarmente delicate e importanti. Fabiola Di Salvo ha manifestato una comune e attuale necessità delle giovani generazioni: “È fondamentale che i giovani si confrontino e che imparino l’arte dell’onestà, della giustizia e della legalità – e aggiunge -. Questa giornata diocesana per la legalità è stata un’occasione unica che mi ha permesso di condividere con gli altri ragazzi la bellezza che ho da sempre coltivato dentro di me, a partire dal rispetto delle regole della vita comune”.

Nel pomeriggio, invece, una moltitudine di persone si è riversata per le strade di Camporeale, lungo le quali si è svolta la Marcia per la Legalità. Durante il cammino, si sono susseguite le testimonianze di Legambiente Sicilia, nella persona di Giuseppe Alfieri, del comandate dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dell’associazione Addiopizzo e della famiglia Montalbano.

Abbiamo marciato per fare memoria e per avere una visione condivisa di ciò che abbiamo vissuto, – ha detto don Angelo Inzerillo, direttore UPSLsia con gli occhi delle vittime sia con gli occhi di chi, come noi, è chiamato a custodire la memoria per vivere con sapienza il presente e proiettarsi con coraggio verso il futuro. Marciare non solo per perpetuare la consapevolezza, ma soprattutto per andare oltre e consegnare ai giovani un mondo migliore”. Una Sicilia che, consapevole delle sue ferite, riesca a guardare oltre ciò che per anni l’ha martoriata, costruendo con indifferenza e rassegnazione.

Particolarmente significativa è stata la presenza dei bambini e delle maestre delle scuole, che hanno arricchito il percorso attraverso numerosi canti, balli e poesie siciliane.È indispensabile istruirsi sulla legalità fin da piccoli – afferma Matteo Raimondi, giovane coinvolto nell’iniziativa, – e la marcia è stata una prova autentica di responsabilità e di giustizia; la legalità si impara giorno dopo giorno scegliendo con coraggio l’altruismo e la delicatezza, contro l’egoismo, la sopraffazione e la superiorità che continuano a prevalere nella logica della società”.

Iniziative di questo tipo, infatti, contribuiscono a diffondere i principi sani del rispetto, dell’uguaglianza e della giustizia. Dalle parole di bambini, giovani, adulti e anziani possiamo dire di aver centrato, ancora una volta, il bersaglio. Sono anch’io felice ed entusiasta di aver scelto di riempire il mio bagaglio culturale e personale di così tanta bellezza e di essere tornata a casa stanca per aver fatto la mia parte a favore della LEGALITÀ!

Maria Pia Ponzo

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