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giovedì, 24 Aprile 2025
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“Laboratorio di poesia: emozioni e parole” all’Istituto comprensivo Renato Guttuso di Carini

Quasi venti studenti hanno effettuato un percorso graduale di letture e di pittura su tela per familiarizzare con il linguaggio e le emozioni

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CARINI. Avviamento alla poesia e agli “spazi emozionali della città e del territorio”: questa la finalità del “Laboratorio di poesia: emozioni e parole” a valere sui fondi FSE, progetto 2022 10.1.1A-FDRPOC-SI-2022-110, in via di conclusione all’Istituto Comprensivo Renato Guttuso di Carini (Pa). Il progetto è inserito nell’asse FSE- Socialità, apprendimenti, accoglienza “Per una scuola formativa e inclusiva in dimensione europea”.
Come sottolineato dall’esperto del progetto il prof. Antonio Fundarò, “è assai viva nei bambini l’innata sensibilità per l’uso poetico del linguaggio, del quale scoprono con piacere le potenzialità ludiche”. “Di qui il gusto e la curiosità con cui recepiscono istintivamente le componenti fondamentali della versificazione italiana, e cioè la rima e il ritmo; nonché la facilità con cui ne assimilano i meccanismi. Tale propensione naturale, che costituisce la condizione indispensabile per la futura fruizione del patrimonio letterario (nel caso della lingua italiana fortemente caratterizzato dalla produzione poetica), andrebbe dunque coltivata accuratamente nella formazione culturale del piccolo discente; invece la corrente prassi didattica risente della svalutazione degli aspetti tecnici della poesia e, pur utilizzando filastrocche a scopo motivazionale sin dalla scuola dell’infanzia, trascura di sviluppare le grandi potenzialità formative insite nella funzione e nella creazione poetica e di portarle alla consapevolezza dei bambini. Di conseguenza una loro viva sensibilità naturale viene mortificata e si atrofizza, rendendoli in futuro sordi alle bellezze e alla ricchezza di contenuti del patrimonio poetico”. Il progetto si inserisce nella poliedricità degli interventi didattici voluti dall’istituto Comprensivo “Renato Guttuso” di Carini diretto dal dirigente scolastico prof.ssa Valeria La Paglia.

I ragazzi, un gruppo consistente di quasi venti unità, attraverso un percorso graduale di letture e di pittura su tela, sono riusciti a: familiarizzare col linguaggio poetico e renderli consapevoli dei suoi meccanismi, in particolare della rima e del ritmo, è l’obiettivo diretto del presente progetto. E farlo nel mondo che viviamo, negli ambienti che non siamo più abituati a vivere con emozione (monumenti, opere d’arte, natura del territorio limitrofo); favorire l’arricchimento lessicale favorito dalla maggiore varietà, più precisa significatività e più incisiva pregnanza del linguaggio poetico rispetto alla comune denotatività del parlato e anche della prosa scritta; favorire l’accrescimento e la migliore assimilazione delle competenze grammaticali, grazie all’individuazione delle regole metriche, il cui apprendimento è generalmente vissuto dal bambino come un gioco stimolante; incrementare l’attenzione e l’interesse per il “racconto”, favoriti dal gioco poetico, motivano l’approfondimento e la problematizzazione dei contenuti incontrati nella narrazione in versi, costituendo così un’occasione preziosa per la maturazione critica dell’allievo.

Partendo dalla constatazione che per i piccoli lettori è assai stimolante la “narrazione” dei luoghi e dei paesaggi, delle opere d’arte e dei monumenti, parallelamente alla lettura dei testi, il progetto prevede la trasformazione dei luoghi fisici, fuori gli ambienti scolastici, in veri e propri laboratori come più volte aveva asserito Maria Montessori quando affermava che il più grande laboratorio al mondo è la natura, in primis. Il progetto ha goduto di una programmazione settimanale con incontri di non meno di tre ore, la cui scansione ha previsto il coinvolgimento emozionale dei luoghi simbolo della città e del territorio che abitano e non solo quello essendosi realizzati, ad esempio, incontri emozionali anche fuori il perimetro carinese, tra questi la “Tonnara dell’Orsa” sul territorio della vicina città di Cinisi. Andare oltre la fisicità degli spazi angusti delle aule: questa la vera novità del progetto PON che si è servito, anche, della figura del tutor, il prof. Giovanni Piazza, come elemento di raccordo e coordinamento organizzativo. Vivere, dunque, la poesia nella natura, tra le opere d’arte e all’interno dei monumenti più importanti della città di Carini: chiese, oratori, giardini, museo, biblioteca civica. Questa la scommessa vinta di questo eccezionale percorso didattico-educativo-formativo.

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