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martedì, 4 Marzo 2025
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“Replanting human beings”: a Mazzarino, gli studenti imparano a rispettare la natura

Un'iniziativa di sensibilizzazione insieme all'artista Giuseppe La Spada nell’azienda Agricola Bio di Licia Guccione. Si è parlato di energia pulita e trasformazione delle città, di tutela del mare e della terraferma

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".
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CALTANISSETTA. Hanno raggiunto la campagna dell’azienda Agricola Bio di Licia Guccione. Oltre lo stretto viottolo, zaino in spalle, si sono disposti come filari di alberi. Sono stati loro che, dai 9 ai 12 anni, a piedi nudi e braccia alte verso il cielo si sono “ripiantati”. Con loro anche i docenti e alcuni rappresentati dell’amministrazione comunale che hanno patrocinato il progetto.

Replanting human beings così lo ha intitolato Giuseppe La Spada che ne ha pensato le sue fasi, la sua portata e i suoi destinatari. Lo aveva già provato nelle stanze di Palazzo Riso con gli studenti della facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, ma “la vera rivoluzionecosì dice l’artista, che ha lavorato come direttore creativo per aziende italiane e internazionali e ha firmato come regista i video degli artisti – passa dai più giovani, dai bambini”.

Ecco perché, in collaborazione con Licia Guccione, imprenditrice e vicepresidente di Confagricoltura Donne Sicilia, con il Comune di Mazzarino e con gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Mazzarino, dirigente Rita Cardamone, ha voluto “ripiantare” i giovanissimi della scuola della provincia nissena.

Loro non sono nuovi agli appuntamenti con la natura, con le sue ricchezze e le sue manifestazioni. Nell’attesa di vedere sventolare dal balcone della scuola, la bandiera che ne farà una eco-school secondo il programma della Fondazione internazionale per l’Educazione ambientale, anche a questo hanno partecipato entusiasti e consapevoli. Hanno pensato con i loro insegnanti, le frasi che Giuseppe pensa siano ad innesto per il mondo che ha da venire.

Una ad una le loro parole intrecciate allo stesso modo delle radici: “Coraggio perché dobbiamo imparare ad affrontare le cose senza paura; natura perché noi facciamo parte di essa; piante perché ci aiutano a rendere il mondo pieno di allegria. Fedeltà perché è importante fidarsi; alberi perché ci portano ossigeno; intelligenza perché l’intelligenza porta al progresso e allo sviluppo di una natura sostenibile. Ancora: unione tra l’uomo e la terra; fiori perché ci colorano la terra; sole perché ci ispira felicità; serre perché nasce la vita; acqua perché senza di essa non potremmo far crescere le piante; natura perché possa salvare il mondo e aria perché serve a respirare. Foglie perché, nonostante abbiano una forma diversa, sono uguali come noi; acqua perché ci dà la vita; ambiente per averlo meno inquinato; luce per una nuova vita”.

Sono stati semi. “Le parole di questi ragazzi – così spiega La Spada – possono essere semi nei nostri cuori. Abbiamo bisogno di una nuova relazione con la natura, un nuovo ‘genere umano’ con una visione diversa. Non basta piantare alberi, cercare atti compensativi e nel mentre continuare con gli stessi comportamenti che ci hanno portato alle problematiche che stiamo vivendo. ReplantingHumanBeings vuole essere questo: un’occasione di sensibilizzazione, di riflessione e di scambio, per arrivare a creare una nuova ecologia del pensiero, del modus vivendi.

Non è l’unica tappa. A settembre con la collaborazione attiva e fattiva di Confagricoltura Donne Sicilia in altre aziende, tutte al femminile, altre e nuove tappe. “L’arte non può essere appesa alle pareticontinua La Spada -. L’arte deve penetrare la vita di tutti. Questo può essere l’inizio di una nuova architettura sociale che tracci un panorama unico di bellezza, di empatia, di gratitudine, di ascolto”.

Come da Agenda 2030, la stessa che vi abbiamo proposto nei mesi scorsi nei podcast realizzati dagli alunni della II E e della loro insegnante Rosaria Cascio del Liceo Regina Margherita di Palermo, gli obiettivi sono chiari: dalla produzione di energia pulita e sostenibile alla trasformazione delle città e delle comunità perché siano più sicure, sostenibili ed inclusive. Dalla tutela della vita nei mari alla sua tutela nella terraferma.

Dall’introduzione di modelli responsabili di produzione e di consumo al garantire pace e giustizia. Sono tutti declinati a partire dalla collaborazione fra tutti. Così come su quella piana di mandorleti dell’azienda Bio: le donne dell’agricoltura siciliana nella persona di Licia Guccione, la scuola siciliana negli alunni dell’Istituto Mazzarino e con la loro dirigente Rita Cardamone, le Istituzioni nella persona dell’assessore alla cultura del paese nisseno, Filippo Alessi e l’arte siciliana con Giuseppe La Spada.

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