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martedì, 29 Aprile 2025
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Da Parigi a Castelbuono: Laetitia Bourget, guida naturalistica del Parco delle Madonie

Nata non lontano da Parigi, dopo numerose esperienze come giurista e traduttore tra Parigi, Bruxelles e Madrid, Letizia oggi vive in Sicilia e lavora come guida naturalistica certificata dall’AIGAE: "La passione per la natura e per l'Italia mi hanno portato qui, ai siciliani dico: venite a visitare il Parco!"

Ornella Tuzzolino
Ornella Tuzzolino
Entusiasta fimmina siciliana, ama viaggiare ma mai allontanarsi a tempo indeterminato dalla sua Isola. Parla quattro lingue oltre l’italiano e, dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ha vissuto all’estero per alcuni anni. Esperta nella materia del turismo di lusso, ambasciatrice della sua terra e con un’eccellente conoscenza di storie, di persone, di luoghi siciliani: sogna un po’ più di Sicilia nel mondo.
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PALERMO. L’amore di Laetitia Bourget per l’Italia ha origini antiche. Con quel raffinato accento francese, mentre mi chiede di chiamarla all’italiana, cioè semplicemente Letizia (con la nostra zeta aspra), in un italiano impeccabile, racconta che nella sua famiglia le lasagne al ragù sono sempre state il piatto per eccellenza. Le sue radici italiane risalgono ad un antenato della madre, che aveva dapprima lavorato al Nord Italia e poi emigrato in Francia.

Nata non lontano da Parigi, esattamente a Auvers-sur-Oise – il villaggio urbano che diede gli ultimi natali a Vincent Van Gogh – dopo numerose esperienze come giurista e traduttore tra Parigi, Bruxelles e Madrid, Letizia oggi vive in Sicilia e lavora come guida naturalistica certificata dall’AIGAE.

A fine 2008, a fronte del desiderio di trasferirsi in Italia e non avendo trovato nessun impiego a Roma, città prescelta per il suo “sogno italiano”, aveva risposto ad un annuncio di lavoro in provincia di Messina, esattamente a Montalbano Elicona, un piccolo comune in montagna. “La passione per la natura è arrivata all’università! – dice sorridendo Letizia -, dunque lontana dai miei genitori, appassionati camminatori e che per anni da bambina mi avevano forzatamente trascinata, lungo i sentieri vicino casa. Gli stessi salici, campi di grano e boschi raffigurati negli ultimi dipinti di Van Gogh”

Ed è proprio nell’identità culturale dei cugini d’oltralpe il rapporto con la natura. Chiamato anche turismo lento, la Francia è la prima destinazione turistica al mondo per escursionismo, con i suoi 11 parchi nazionali, 54 parchi naturali regionali e 180.000 km di sentieri veri e propri monumenti della natura” che ospitano una fauna e una flora eccezionali ed accolgono ogni anno 9 milioni di visitatori.

Oggi il turismo escursionistico nel Parco delle Madonie è in crescita. Autunno e primavera sono i periodi di alta stagione. Famiglie, coppie, piccoli gruppi. Percorrendo i sentieri del parco regionale è possibile osservare orchidee selvatiche, agrifogli giganti, rocce calcaree e scorgere per i più fortunati il passaggio di daini e i cinghiali. Purtroppo, soltanto il 10% dei clienti di Letizia è autoctono, siciliano. Si potrebbe spiegare il fenomeno così. Istituite nel 1936, anche nel dopoguerra, i francesi (di tutte le classi sociali) ricevettero due settimane di ferie. Molti decisero di trascorrerle nelle stesse montagne che li avevano ospitati e serbati dai bombardamenti, trasformando quei posti di fame, di fatica e di dolore, in luoghi di ristoro di spensieratezza. Al contrario dei siciliani che probabilmente non hanno vissuto la stessa esperienza e hanno legato l’immagine della montagna all’idea di miseria, di sforzo fisico. Difatti le montagne siciliane in generale e quelle madonite in particolare, non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano tanto è vero che solo nel recente 1981 la legge regionale n.98 ha previsto l’area naturale protetta del Parco delle Madonie, poi definitivamente istituita nel 1989.

Letizia non sente la mancanza della Francia, la Sicilia è il luogo del suo soggiorno a tempo indeterminato. Un figlio, un compagno siciliano e un amore spassionato per la biodiversità. Il suo sogno è quello di accompagnare più conterranei siciliani nell’esplorazione di un patrimonio naturalistico, storico e artistico che ha adottato e da cui è stata adottata.

Ornella Tuzzolino

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