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domenica, 20 Aprile 2025
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Giuditta e Francesco, un amore nato dalla musica

I due giovani si sono conosciuti a Palermo anni fa, ma non immaginavano che un giorno sarebbero divenuti una coppia. A legarli tanti interessi che condividono

Patrizia Carollo
Patrizia Carollo
Palermitana, classe ’75, laureata in Scienze dell’Educazione. Moglie e mamma di famiglia numerosa, è appassionata di Teologia. Ultimato il triennio della Scuola Teologica di Base, prosegue gli studi all’arcivescovado di Palermo. Col marito e i figli è impegnata in parrocchia e nel Movimento dei Focolari. Giornalista pubblicista dal 2005, collabora con “Città Nuova”, “Test Positivo” (di cui cura la pagina di Letteratura) e “Il Mediterraneo 24”. Ha una predilezione per gli “ultimi”
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PALERMO. Cantante lei, musicista lui. Entrambi amanti della musica, Di Palermo. Giuditta La Monica, 27 anni, è nata il 4 ottobre, proprio il giorno in cui si ricorda il santo di cui porta il nome il suo Francesco Patti, 28 anni. Ma noi, in realtà, abbiamo conosciuto, prima lui: considerato una delle più grandi risorse sonore della nostra Sicilia, durante una sua esibizione. Eppure, abbiamo preferito associarlo alla sua fidanzata. Perché la loro storia può essere di stimolo per i nostri giovani lettori, per seguire le proprie passioni. Perché in fondo, in ogni passione, si trova la strada giusta: quella del cuore. Conosciamoli.

“Mi chiamo Giuditta La Monica, ho 27 anni, il mio compleanno è il 4 ottobre, proprio il giorno di San Francesco, sarà una coincidenza?” ci dice lei, aprendosi. “Ho studiato al Liceo musicale e la musica ha sempre fatto parte della mia vita. Ho cominciato a otto anni con lo scrivere canzoni, e non ho più smesso. A 20 anni ho scritto un disco, che è stato presentato all’Auditorium della Rai di Palermo. Ho partecipato a molti concorsi vincendo dei premi in giro per l’Italia con il mio singolo Coraggio Liquido”.

Esiste anche una Scuola dell’Infanzia ad indirizzo musicale, fondata dalla madre di Giuditta, Maristella Di Benedetto. Ci pare importante darne nota per tutti quei bimbi i cui genitori comprendono avere una predisposizione musicale importante. Avrebbero modo d’ampliarla e d’innamorarsi, perché no, di uno strumento musicale. La Scuola, ampliatasi, si chiama oggi “La Casa della musica”, e si trova sita in V.le della Croce Rossa, 8, a Palermo. Qui, Giuditta è cresciuta da bambina, è maturata da adolescente e vi lavora, oggi, da adulta, come educatrice musicale.

La nostra scuola – ci racconta – è formata da un’equipe di educatrici, quattro maestre (una per ogni gruppo di bimbi), un’arte-terapeuta, una cuoca, una donna che si occupa della cura dei bimbi e poi c’è la squadra musicale, compresa da me e altre tre persone stupende che, come me, hanno studiato a Roma per la formazione “Musica in culla”, che è il metodo che noi seguiamo alla Casa della musica”. “È un metodo che si basa sull’assorbimento – precisa – per cui, sì, introduciamo i bambini dai 0 mesi ai 6 anni all’uso degli strumenti, ma senza insegnare loro note o solfeggio, semplicemente giocando insieme alla musica. Certi che quest’ultima abbia comunque la capacità di stimolare l’attenzione, lo sviluppo del linguaggio, migliorare le loro competenze relazionali ed emotive e rafforzare la connessione tra il corpo e il cervello”.

Alla “Casa della musica”, ricordiamo, si organizzano anche laboratori pomeridiani per bimbi di 6, 7 e 8 anni, indirizzati a conoscere vari strumenti, quali:   pianoforte, batteria, chitarra, arpa, violino, sassofono, percussioni e canto. In genere, alla fine dei laboratori, comprendono quale strumento voler approfondire.

Conosciamo, adesso, Francesco Patti, il fidanzato di Giuditta. Di lui, abbiam appreso che ha 28 anni, ha frequentato il Liceo Scientifico e si è poi laureato in Sassofono Jazz al Conservatorio di Roma. Ha iniziato con il pianoforte quando aveva 5 anni per poi passare al sax intorno agli 11. E a 17 anni, la musica è divenuta per Francesco anche un lavoro.

Francesco e Giuditta si sono conosciuti a Palermo anni fa, ma non immaginavano assolutamente che un giorno sarebbero divenuti una coppia. Il destino li ha uniti, rincontrandosi a Roma qualche anno dopo dove entrambi studiavano musica. Da allora “abbiamo deciso di vederci – confessa lei – e di non separarci mai più.”

Sono tanti gli interessi che li accomunano. Dalla cucina, ai viaggi, allo stare in silenzio dinanzi al tramonto, dal mare, alla montagna. “Ridiamo per le stesse cose, ci capiamo – sottolinea sempre lei – ci piace essere indipendenti, ci piace leggere l’uno accanto all’altro, ci piacciono gli stessi film, ma paradossalmente per quanto riguarda la musica siamo su due e mondi diversi, lui suona jazz e io invece amo la musica pop, il soul e l’R&B”.

Francesco soprattutto in estate ha un’agenda fittissima di appuntamenti (che trovate pubblicizzata nei vari social) suona anche 6 giorni su 7. Per il resto, è un uomo di poche parole: “Nei periodi in cui non suono viaggio o faccio nottate/mattinate mi piace stare a casa, cucinare, leggere e studiare musica”. Sogna di tornare, però, anche a New York per incidere un album e continuare a confrontarsi coi migliori musicisti della scena. Ed è, di certo, un uomo fortunato: ha trovato la sua anima gemella che, come lui, ama e vive per le stesse passioni, con cui riuscire a guardare verso la stessa direzione.

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