PALERMO. Pietra e Giuseppe sono da ventisei anni una coppia di sposi che hanno testimoniato la loro esperienza incredibile, fatta di fede, devozione e un amore grande.
Sempre accompagnati dalla presenza costante di Santa Rosalia della quale, abbiamo festeggiato in questi giorni a Palermo il 400° anniversario del ritrovamento delle sue spoglie mortali.
Pietra ci racconta che a soli 10 anni ha avuto un ascesso al cervelletto, ed è stata operata urgentemente in uno stato di coma farmacologico; intervento, seguito da un successivo, che le ha cambiato totalmente la vita in quanto pur essendo rimasta viva da allora soffre di diverse patologie, tanto da essere costretta a muoversi con un girello.
Pietra, essendo già devotissima a Santa Rosalia, non ha mai mollato in tanti anni di sofferenze e difficoltà sentendosi sempre protetta dalla sua “Santuzza” fino ad arrivare a dieci anni fa quando viene diagnosticato un tumore ai polmoni a suo marito Giuseppe.
Dopo un primo momento di crollo totale sia psicologico che fisico dei coniugi, dovuto a questa malattia terribile, Giuseppe viene operato per l’asportazione del tumore al polmone. Lui non molla mai; prega giorno e notte, sempre sostenuto dalla fede, dall’amore di Piera e dalla devozione a Santa Rosalia, lotta con tutto se stesso, trovando anche la forza di aiutare gli altri ammalati di reparto, conquistandosi l’appellativo di “Angelo di corsia”.
Giuseppe esce da questa durissima prova con una grande vittoria. E, dopo 14 anni dalla malattia, viene dichiarato completamente guarito pur restando con un solo polmone.
Pietra, ancor più riconoscente a Dio e alla sua Santuzza Rosalia, diventa testimone credibile di una vita tutta rivolta al loro amore, sino a diventare insieme al marito, un grande esempio per tante coppie di sposi che stanno attraversando tante difficoltà.