PALERMO. “La disabilità è una risorsa e con il nuovo lavoro ho completato il mosaico della mia vita!”. A raccontare la sua rinascita è il palermitano Salvatore Campanella, classe ’74, per gli amici Salvo, dai social dell’Inail.
Nella sua “prima vita”, come la definisce, era un operaio specializzato in impermeabilizzazioni in quota. Nel 2012 è stato vittima di un infortunio sul lavoro: una caduta da un’altezza di circa 5 metri gli ha causato una lesione midollare con paraplegia. “Dalla prima alla seconda vita – racconta – il passaggio è stato breve. Tutto è successo così in fretta e mi sono adattato alle nuove abilità”. Un passaggio affrontato con il sorriso, tipico di un uomo appassionato della vita e di tutte le sue sfumature”.
La seconda vita di Salvo
Oggi Salvo è un atleta di handbike e aiuto cuoco in una Cooperativa che si occupa di inclusione sociale e di ristorazione. “Quello che mi ha colpito subito di lui – racconta Stefania De Luca, assistente sociale Inail – è la sua voglia, il suo slancio nel riprendere in mano la sua vita”. Ha partecipato ai progetti sportivi e al laboratorio di cucina e scrittura di “Racconti in cucina”, realizzato presso la comunità “Sant’Onofrio” dell’Opera Don Calabria. Qui ha conosciuto una “brigata” variegata con cui ha potuto scambiare competenze ed esperienze, ha contribuito al restauro della barca a vela “Lisca Bianca”, assieme ad altre persone infortunate sul lavoro, migranti e ragazzi ospiti di una comunità di recupero dalla tossicodipendenza.
In gara alla manifestazione “StraPapà”
Salvo è anche papà di Danilo e Nicolò. Ed è stato proprio uno di loro ad accompagnarlo due anni fa alla manifestazione di atletica palermitana “StraPapà”. In quell’occasione Salvo indossava l’esoscheletro dopo il percorso di riabilitazione e formazione al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio. “È stata una grande emozione, poter tagliare il traguardo sorretto da mio figlio, così attento ai miei passi – racconta -. In quel momento ho pensato a quando gli avevo insegnato a camminare e ora era lui a farlo con me”.
La nuova vita di Salvo è sempre così, pervasa da emozioni uniche che lui assapora ogni momento. “Ho riscoperto, grazie all’Inail, anche la passione per la cucina che nutrivo sin da piccolino. Mi sono rimesso in gioco – riferisce – e sono tornato a scuola, frequentando un corso serale. Dopo tre anni di studi ho conseguito il diploma alberghiero”.
Il nuovo lavoro in cucina
“Ho conosciuto Salvo come studente – racconta Lucia Lauro, responsabile di “Cotti in fragranza” – perché doveva frequentare l’alternanza scuola-lavoro e abbiamo subito notato in lui, nonostante le tante difficoltà, la grande voglia di reinventarsi”.
Salvo oggi è stato assunto dalla cooperativa Rigenerazioni e l’Inail ha realizzato per lui un progetto di reinserimento lavorativo, con l’adeguamento della postazione di lavoro, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la formazione.“Non bisogna mai arrendersi. In ognuno di noi – dice Salvo – sono nascoste delle potenzialità e delle risorse che spesso non sappiamo di avere. Non avrei mai pensato di potermi riqualificare e reinserirmi nel mondo lavorativo. Il lavoro era il tassello mancante al mosaico della mia vita, che ora è completo, sentendomi utile alla società e agli altri. Quindi mettetevi in gioco sempre e ricordate che la disabilità non è fine a se stessa, la disabilità è assolutamente una risorsa”.